La meravigliosa solidarietà che i giorni scorsi mi ha travolto merita un racconto specifico, ecco quindi qui di seguito ciò che è accaduto:
Come spesso accade per celebrare giornate particolari o per esprimere il mio pensiero su cause politico-ambientali-sociali, mi faccio una spilla che poi indosso con orgoglio. Era da qualche tempo che pensavo ad un manufatto che rappresentasse il papavero, simbolo di resistenza partigiana e di liberazione dal nazifascismo e il 24 aprile me la sono fatta, anzi ne ho fatte due.
L’ho fatta per me e come molti dei manufatti che realizzo e che hanno un significato che va oltre l’artigianato, ha diversi difetti di lavorazione, saldature sbavate, tagli sulla superficie fatti per errore, insomma una spilla fatta con la rapidità che fa muovere le mani più per una necessità impellente che altro.
Mi sono fatta la spilla, l’ho smaltata, l’ho fotografata e poi l’ho postata.
In diversi anni di presenza sui social un mio post non ha mai ricevuto così tante interazioni, commenti, like, è stato un continuo rispondere a richieste e complimenti: devo essere sincera, non mi aspettavo davvero tutto questo entusiasmo.
Man mano che passavano le ore e aumentavano le richieste di informazioni, nella mia mente si faceva strada l’idea di dare a questo manufatto il valore aggiunto della beneficenza, come altre mie collezioni, anche questa ha un forte significato politico e sociale, anche la SPILLA RESISTENTE è, prima di essere un manufatto, una dichiarazione di un pensiero, in questo caso politico.
Ho quindi deciso che parte del ricavato lo avrei donato.
A chi? Ho dedicato il mio 25 aprile alla Palestina, ai bambini che stanno soffrendo le conseguenze più drammatiche di giochi di potere fatti da adulti criminali, ai bambini che non sanno che cos’è la pace o la libertà perché vivono in una terra martoriata da sempre, dove anche se non ci sono fucili che sparano, ci sono fucili che ti obbligano ad una vita controllata, obbligata, ferita. Ci pensate mai? Ci sono bambini nel mondo, non solo in Palestina, che non sanno cos’è la libertà, che non sanno cos’è giocare, correre, ridere, che non sanno cosa vuol dire essere bambini.
I miei pensieri il 25 aprile sono andati a loro.
Negli anni più o meno costantemente ho fatto donazioni mensili alle più note organizzazioni umanitarie, EMERCENCY, AMNESTY INTERNATIONAL o UNICEF e spesso mi sono chiesta quanto di quello che donavo venisse poi usato per l’effettivo aiuto a chi ne ha bisogno: non mi sono data una risposta ma ho pensato che un’organizzazione umanitaria per riuscire ad operare in zone così delicate e difficili deve avere una struttura ben funzionante alle spalle con personale qualificato, professionale e preparato, quindi anche se una parte di quello che ho donato è servito per far funzionare tutto, il fine benefico della mia donazione avrà sicuramente raggiunto il suo scopo.
Ma torniamo alla SPILLA RESISTENTE e a ciò che è accaduto: ho deciso di donare a SAVE THE CHILDREN la cifra raccolta, per i progetti che portano avanti a Gaza in questa ennesima tragedia umanitaria; poi ho pensato che questo progetto meritasse una cartolina personalizzata (come accade per alcune delle collezioni alle quali tengo di più), ed ho chiesto quindi a Sara di @disegnata.illustrazioni di creare una grafica personalizzata che è in stampa proprio in questi giorni.
Sono seguiti poi giorni davvero frenetici passati tra messaggi, risposte, richieste e conferme: ho fissato per il 2 maggio il giorno per la donazione a SAVE THE CHILDREN e quando ho fatto la somma di tutte richieste confermate mi sono scese le lacrime: 860,00 € raccolti in pochi giorni, una marea di solidarietà immensa mi ha letteralmente stordito e io in mezzo a tutto questo; è stato davvero emozionante per me tenere insieme 43 persone in un unico grande immenso gesto: quello del DONARE.
Ho capito che realmente l’oceano è fatto di infinite gocce e ogni goccia conta, ma conta davvero ed io ho toccato con mano la parte migliore di questa società civile.
Sono infinitamente GRATA al mio lavoro che mi permette di arrivare ai cuori delle persone, alla parte migliore di questo genere umano che è in grado di fare la differenza ogni giorno: a volte penso che la continua evoluzione della specie umana porterà un giorno ad avere una società priva di ingiustizie e disuguaglianze, o almeno me lo auguro, perché quando tocco con mano la generosità più pura il cuore mi si gonfia di speranza: penso all’ immensa possibilità che abbiamo di poter creare un mondo più giusto, e penso che le 43 persone che hanno deciso di regalarsi questo manufatto sapendo che parte del ricavato sarebbe servito a rendere questo mondo un posto migliore, sono davvero lo specchio di quella società civile che in silenzio, un po’ alla volta genera il cambiamento.
GRAZIE di cuore,
Al
8 risposte
Un oggetto che identifica, unisce ed esprime solidarietà.
Oltre all’opera d’arte, un grande gesto di umanità. Grazie
Grazie di cuore per le tue parole, sono felicissima di quello che è accaduto e dell’unione che questo manufatto ha creato: uniti e insieme, si può tutto davvero.
Il Grazie più grande va a te!!!! Fiera e felice di vedere che ci sono ancora tante gocce in giro disposte e disponibili a formare un Oceano! ❤️
Cara Marilena sono felicissima di tutta la solidarietà che ho percepito e toccato con mano, ogni piccola goccia mi ha regalato un oceano di gioia.
Ma Ale,a volte si vorrebbe fare qualcosa,ma ci si sente piccoli…poi si incontra una grande che ha l’idea e l’arte per realizzarla.Cosi chi stava aspettando quell’idea ci si tuffa con entusiasmo…Grazie della tua bravura e del tuo cuore!♥️
Chiara, insieme davvero possiamo fare tantissimo, dovremmo dircelo più spesso e agire di conseguenza, perché siamo una POTENZA.
Grazie infinite
Grazie a te… alla tua creatività, alla tua arte e all’intenzione… di cuore… netta!
Ciao Netta e grazie a te per aver colto il senso di questo manufatto. La solidarietà ricevuta mi ha davvero commossa.
Ti auguro una splendida giornata, Ale