Prima di lui, per creare i miei gioielli, ho sperimentato molti metalli, tutti belli e interessanti, dal ferro all’argento, passando dal rame e dal bronzo. Poi sono arrivata a lui, l‘ottone e non ce n’è stato più per nessuno!
Il colore perfetto
Ho cominciato ad apprezzare il suo colore dorato simile a quello dell’oro, la sua tonalità morbida, generosa e avvolgente, ma senza esagerazione, perché il suo è un colore giallo cromaticamente perfetto.
È stato come un piccolo colpo di fulmine lavorativo, come se avessi trovato un materiale che potevo plasmare e che stava bene con tutto… Come il nero.
Reperire l’ottone è stato facile: già lavoravo con ditte che mi fornivano altri metalli, ho dovuto solo cambiare nome al momento dell’ordine!
E così ho cominciato a lavorarlo con le stesse identiche tecniche di lavorazione che già usavo, ma la cosa stupenda è stato vedere la sua reazione, soprattutto al fuoco e alla saldatura.
Ottone: unico nelle sue sfumature
Osservarlo è un po’ come perdersi in paesaggi lunari pieni di crateri colorati; sì, perché lui reagisce creando macchie incredibili, sfumature che vanno dal rosa al viola, al verde, all’azzurro… Un tripudio di colori talmente intensi che spesso vorrei fissarli lì e lasciare il pezzo incompiuto.
Poi mi riprendo e continuo a lavorare perché tanto so che, ogni volta, questa alchimia si ripete più perfetta di prima e che con lui è sempre un po’ come la prima volta.
Prossimamente vi parlerò anche di quel desiderio irrefrenabile che ogni tanto mi assale di fondere tutto e vi assicuro che fondere l’ottone è una roba galattica.
Per adesso perdetevi anche voi in questi paesaggi metallici colorati di oro.
Baci di giallo ottone.