Cosa mi piace fare nei boschi?
Stare con gli occhi spalancati e guardare in alto.
Ma le avete viste le chiome degli alberi?!
Loro hanno il potere di rapire la mia attenzione per infiniti momenti. E così mi metto con il naso allʼinsù e le guardo con irrefrenabile voglia di carpire ogni dettaglio, ogni disegno, ogni strano intreccio di rami. Ma quello che mi piace di più è una strana sensazione di sudditanza: mi sembra che in quel momento loro, gli alberi, dimostrino la loro infinita pazienza nel sopportare noi piccole “cozze su due gambe”.
Se ne stanno lì e ci osservano, sbuffando e scuotendo la testa, mentre noi qui di sotto ci complichiamo in tutto e nel contrario di tutto.
Li immagino come dei bis bis bis nonni saggi, pieni di rughe, immortali e stupendi. Nei miei ragionamenti iperbolici la chioma degli alberi è la parte tangibile dove la terra finisce e comincia l’intangibile dell’aria, è un passaggio tra il qualcosa che vedi e quello che non vedi più… è un momento magico.
La bellezza delle chiome degli alberi è così semplice e immediata che mi lascia sempre un senso di stupore nuovo e mai scontato, mai banale, li potrei guardare per ore stando con il naso allʼinsù…
Poi mi ricordo che se sono lì è anche perché sto camminando in un sentiero e forse devo arrivare da qualche parte (chissà poi dove?), allora abbasso gli occhi e riprendo i miei passi, che a volte nella foresta risultano stonati, estranei e inutili, quasi di troppo in quel meraviglioso equilibrio che c’è dentro un bosco.
Rallento il respiro e cerco di essere leggera per non disturbare il loro stare, felice della consapevolezza che alzando gli occhi vedrò quei “capelli” verdi che si muovono sopra di me.
Alberi: sculture viventi perfette
Tutta questa meraviglia, lo confesso, è la mia prima fonte di ispirazione. I miei gioielli artigianali nascono anche grazie a lei, la Natura. I suoi dettagli, anche i più semplici, mi colpiscono con grande forza emotiva e osservare stupita la sua bellezza mi riempie il cuore di gioia: è una cosa che non smetterà mai di rendermi felice.
Una volta ho sentito questa cosa sugli alberi e mi ha talmente colpito che la voglio condividere con voi:
“La terra calcola il suo tempo in miliardi di anni. Ci sono voluti più di 4 miliardi di anni per creare gli alberi, nella catena delle specie l’albero è come una SCULTURA VIVENTE PERFETTA, una sfida alla forza di gravità; è l’unico elemento naturale che è in perfetto movimento verso il cielo, cresce senza fretta attirato dal sole che nutre le sue foglie.”
Tratto da HOME, un documentario su ambiente e cambiamento climatico di Yann Arthus-Bertrand, prodotto da Luc Besson.
Prossimamente vi parlerò del mio albero preferito: il SIG. FAGGIO (un gran figo)!